Il punto di partenza di questo libro è la constatazione di un dato di fatto: il cambiamento climatico in atto è epocale, e se non venisse fermato i rischi sarebbero incommensurabili. I negoziati internazionali sul clima, però, si concludono spesso con un fallimento, o al limite con il raggiungimento di traguardi parziali, e a tante parole pronunciate sul tema corrispondono raramente azioni concrete. Dopo aver delineato i vari aspetti della crisi planetaria in atto usando dati scientifici recenti, Daniele Conversi esplora le difficoltà inerenti all’adozione delle politiche necessarie ad uscirne, mettendo in evidenza come l’orizzonte entro cui dovranno essere prese le più importanti decisioni sul nostro futuro sia ancora limitato dalla morsa degli Stati-nazione e, quindi, del nazionalismo.
Il volume si sviluppa lungo due linee parallele, ognuna articolata a sua volte in due capitoli. La prima parte analizza il problema da diverse angolazioni, inclusa quella delle scienze sociali, illustrando alcune delle conseguenze epistemologiche e metodologiche sorte dal convergere di varie discipline intorno ai recenti sviluppi scientifici. La seconda prende una direzione nuova, affrontando il problema della divisione geopolitica in Stati-nazione e dei loro nazionalismi incrociati che hanno impedito finora azioni concertate per fermare la crisi, influenzando tutti gli accordi internazionali sul clima – inclusi quelli che hanno avuto unsuccesso relativo. Il quarto capitolo, in particolare, si interroga su come gestire questa pervasività del nazionalismo e su come cooptarlo verso una causa per cui non era stato inizialmente concepito, cioè la lotta al cambiamento climatico. “Mentre la ricerca scientifica continua a confermare le conseguenza sempre più rovinose dell’inazione”, scrive l’autore, “la necessità di costruire reti e alleanze globali sotto la bandiera del «cosmopolitismo di sopravvivenza» non può escludere a priori tutte le forme di nazionalismo. L’emergenza climatica e le relative crisi sono così ampie e onnicomprensive che nulla dovrebbe essere escluso a priori nello sforzo comune di cercare una via d’uscita dalla possibile catastrofe”.
L’autore
Daniele Conversi, specialista della Spagna e tra i massimi esperti mondiali di nazionalismo, è membro del comitato editoriale di oltre dieci riviste internazionali. Ha scritto oltre un centinaio di articoli, capitoli e diversi libri, in particolare The Basques, the Catalans and Spain; e Ethnonationalism in the contemporary world. Ha insegnato alla London School of Economics (LSE), Cornell University, Syracuse University, Central European University Budapest, e Università La Sapienza, Roma (visiting). Da pochi anni ha inaugurato una linea di ricerca su nazionalismo e cambiamento climatico, in cui collega le difficoltà ad affrontare l’emergenza planetaria con la persistenza del nazionalismo a livello istituzionale e individuale. Questo è il primo libro che sintetizza la nuova tendenza della ricerca internazionale da lui inaugurata. Daniele Conversi è Professore ricercatore all’Università del Paese Basco (EHU) e presso la Ikerbasque Foundation for Science.
Indice Ringraziamenti
Introduzione
di Daniele Conversi
Pagine VIII – 176
Prezzo 13,00 euro
Editore Mondadori Università
Collana Lessico Democratico
In libreria 6 dicembre 2022
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